Benvenuti nel Blog dell'Investimento Immobiliare a Milano

Questo blog contiene una gran fetta delle informazioni necessarie per entrare nell'ottica dell'investimento immobiliare a Budapest. Sono presenti sia informazioni riguardanti il mercato in generale di Budapest, sia dati inerenti agli aspetti legali, riassunti in metodiche pratiche che suggeriscono soluzioni a chi sceglie di fare questo passo verso l'Est. Sono presenti anche degli update generali su Budapest come mercato d'investimento.

Wednesday, August 8, 2007

Non solo piccoli risoarmiatori anche grandi imprese private

I numeri giustificano il fatto che, pur di ridare lustro alla città, gli ungheresi sono disposti a lasciare entrare grosse partecipazioni straniere anche nel mercato immobiliare. Al di là dei piccoli risparmiatori, infatti, hanno fiutato il business anche le grandi imprese private, che acquistano stabili storici, li ristrutturano con attenzione e investimenti milionari, e li adibiscono quindi a centri commerciali, show-room monomarca, alberghi, bar. Un esempio su tutti? Il New York Café, storico ritrovo degli artisti e degli intellettuali, è stato inaugurato lo scorso maggio, dopo che i finanziamenti del gruppo italiano Boscolo (che nello stesso stabile di fine Ottocento ha ricavato un hotel extralusso) lo hanno riportato alla magnificenza imperiale, per la gioia e l'orgoglio degli abitanti. A guardare da vicino, in città le pedine che si stanno muovendo sono tante. "L'appartamento che abbiamo comprato è nel 7 distretto, alle spalle del quartiere ebraico", aggiunge Renato De Giovanni, ingegnere pugliese. "L'abbiamo scelto perché la comunità ebraica di Parigi sta incentivando le ristrutturazioni di palazzi sontuosi e poi abbandonati al degrado durante il periodo comunista. È magnifico vederli risorgere, uno alla volta". È soddisfattissimo, Renato. Anche di come siano state veloci le procedure burocratiche legate all'acquisto. "Sono andato a Budapest "in esplorazione" nel giugno 2005, a novembre avevo già concluso l'affare. Nonostante magari ci si aspetti il contrario, rispetto all'Italia la prassi è molto più snella".

[estratto da DWEB la Repubblica delle donne]


1 comment:

Anonymous said...

Si, probabilmente lo e